E il mostro siamo noi…. I praticanti di
arti marziali e sport da combattimento nella sua ultima versione: le
MMA. Devo dire che onestamente certi personaggi legati alla MMA,
fanno onestamente rabbrividire noi appassionati per primi, per
atteggiamenti, tatuaggi imbarazzanti e gestualità. Ma non è cosi in
tutti gli sport? Forse che nel calcio non ci siamo abituati a vedere
saluti del ventennio, testate in campo, motorini lanciati sul
pubblico e aggressioni verbali? Questo non giustifica, ma inquadra
il fenomeno sportivo nella natura umana che a volte tende alla
devianza. Ciò detto, torniamo all’oggetto dell’ultimo articolo che
demonizza le ultime arrivate nella comune casa marziale: le MMA. Il
quadro dell’articolo è come sempre devastante, il tono catastrofico.
Insomma il cronista ci ammannisce la sua verità in cui gli MMA
fighters sono divisi tra combattimenti clandestini o i super show
dell’UFC. Insomma i pezzenti da suburra o le superstars criminali.
Come al solito la normalità non fa notizia. Si dimentica tutti quei
praticanti che sudano sui tatami divertendosi in prese, leve
articolari, proiezioni, strangolamenti (oddio, l’ho detto:
“strangolamenti”, che però battendo la mano per terra in segno di
resa viene subito interrotto). E poi in piedi ancora per riprendere
l’allenamento invece con le tecniche di calcio e pugno. Si dimentica
le donne che imparano la vera difesa personale, o i bambini che con
le arti marziali socializzano e imparano a trattare con i “bulli”!
Insomma il combattimento globale ci insegna la miglior difesa
personale al mondo. Ora tutto questo sforzarsi in palestra diventa,
con un articolo, brutale e violento. D’altronde la notizia per
essere lanciata sulle pagine nazionali di un quotidiano importante
come Repubblica necessita di elementi brutali. Ricordo nel passato
(anni 90) un bellissimo pezzo di Antonio Di Pollina dal titolo
“Aiuto, arriva il kickboxing!”. Con Di Pollina parlammo e da persona
intelligente riscrisse un articolo che sostanzialmente ripeteva le
sue tesi ma si diceva stupito in positivo dal garbo delle mie parole
e dagli argomenti che portavo per spiegare che i kickboxers sono
sportivi e non hooligans. Ora però sono un po’ stanco. Chiamerò il
giornalista e argomenterò, con educazione come mi è solito fare, per
difendere le nostre ragioni. Le MMA NON SONO combattimenti
clandestini o super show. Sarebbe come dire che le corse
automobilistiche sono o clandestine o la Formula 1. Io chiamerò il
giornalista, certo è che se per una volta la “maggioranza silenziosa
marziale” non fosse più tale e scrivesse a Repubblica non farebbe
certo male… Comunque vi farò sapere…
(Carlo Di Blasi)
Tribe Clan MMA. inaugurata nel 2011, è la prima scuola di Siracusa ad essere dedicata interamente alle Mixed Martial Arts.
mercoledì 24 luglio 2013
Il mostro siamo noi…. I praticanti di arti marziali
Etichette:
Brasilian jiu Jitsu,
Mixed Martial Arts
lunedì 22 luglio 2013
Cosa è l’MMA?
Con il termine arti marziali miste (abbreviato spesso in MMA, acronimo del termine inglese Mixed martial arts, e a volte impropriamente chiamate free fight, no holds barred o vale tudo) si indica uno sport da combattimento
a contatto pieno il cui regolamento consente l’utilizzo sia di
tecniche di percussione (cioè calci, pugni, gomitate e ginocchiate),
sia di tecniche di lotta (come proiezioni, leve e strangolamenti). Una
competizione di MMA inizia con il combattimento in piedi che può
proseguire a terra e gli atleti possono vincere ai punti, per KO o per
sottomissione (cioè costringendo l’avversario alla resa tramite leva o
strangolamento). Gli atleti di MMA, in genere, si allenano per il
combattimento in piedi nella muay thai, nel pugilato e nella lotta libera, e per il combattimento a terra nel grappling e nel brazilian jiu jitsu No-Gi.
Per info e contatti :
3381696339
https://www.facebook.com/francesco.fazzina.3
https://www.facebook.com/mma.siracusa?fref=ts
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Il Grappling o Submission è uno stile di lotta che si svolge in
piedi e a terra finalizzato alla sottomissione dell’avversario senza
l’utilizzo delle percussioni. La sottomissione (in inglese submission),
che può essere uno strangolamento, una leva ad un’articolazione o una
presa dolorosa, è la tecnica che costringe l’avversario ad arrendersi
ossia ad ammettere attraverso un segnale verbale o fisico (battere con
la mano o con il piede sul corpo dell’avversario o sul tappeto) che non
può liberarsi dalla presa senza ferirsi e riconoscendo in questo modo
la sconfitta.
Il Grappling è stato creato unendo gli stili di lotta che si sono dimostrati più efficaci negli incontri di Mixed Martial Arts (arti marziali miste) che sono la Lotta libera (la migliore disciplina per la lotta in piedi e per portare a terra l’avversario) e le discipline specializzate nella lotta a terra (Brazilian Jiu-Jitsu No-Gi, luta livre brasiliana e catch wrestling.
Oggi a Siracusa potrai acquisire il grappling o la Submission Wrestling solo alla Tribe Clan MMA...
Per info e contatti: 3381696339 Francesco
franklyn80@hotmail.it
https://www.facebook.com/mma.siracusa?fref=ts
https://www.facebook.com/francesco.fazzina.3
Il Grappling è stato creato unendo gli stili di lotta che si sono dimostrati più efficaci negli incontri di Mixed Martial Arts (arti marziali miste) che sono la Lotta libera (la migliore disciplina per la lotta in piedi e per portare a terra l’avversario) e le discipline specializzate nella lotta a terra (Brazilian Jiu-Jitsu No-Gi, luta livre brasiliana e catch wrestling.
Oggi a Siracusa potrai acquisire il grappling o la Submission Wrestling solo alla Tribe Clan MMA...
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